Jazzisti in camicia nera

Come figlio di un appassionato jazzofilo, avevo sentito parlare dei tempi in cui il genere era visto di malocchio dal regime fascista. Lo stesso termine jazz era proibito e si parlava di “musica negra” o, al massimo, di “ritmo sincopato”. I giovani che ascoltavano Armstrong erano considerati esterofili e decadenti; fra quei giovani c’era anche il figlio di Mussolini, ma lo si scoprì solo nel dopoguerra, quando intraprese con successo la carriera di pianista.

Con mia grande sorpresa, sfogliando online un vecchio Radiocorriere, ho però scoperto che esisteva a Palermo un’orchestrina jazz, messa su fra i pompieri, i cui membri suonavano indossando orbace e camicia nera. Questi dimenticati pionieri si esibirono anche alla radio il 15 aprile 1932, come risulta dalla foto e dalla didascalia accluse; una data storica per la musica leggera italiana, anche se se ne accorsero solo i pochi ascoltatori di Radio Palermo.